E’ stato consegnato a Milano il 9 dicembre dall’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso il riconoscimento intitolato alla memoria della giornalista e saggista che ha dedicato la sua vita alla divulgazione delle tematiche legate ai beni culturali.
Il Premio, alla sua decima edizione, è stato assegnato all’archeologo Lorenzo Nigro per il suo libro Gerico. La rivoluzione della preistoria.
La consegna del Premio avvenuta nel corso di una cerimonia pubblica in lunedì 9 dicembre 2019 alle 18.30 a Villa Necchi Campiglio (Via Mozart, 14, Milano, ingresso libero). Il Comitato scientifico dell’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso – composto da Annalisa Cicerchia, Pietro Clemente, Marisa Dalai Emiliani, Francesco Erbani, Vito Lattanzi e Paolo Cavaglione – ha assegnato il Premio scegliendo l’opera vincitrice – il libro Gerico. La rivoluzione della preistoria, Edizioni Il Vomere tra 18 candidature valide giunte da tutta Italia e rappresentative della miglior produzione culturale dell’anno.
Il libro è stato premiato – si legge tra l’altro nelle motivazioni della giuria – per aver messo il lettore nella condizione di comprendere dall’interno sia il processo tecnico della ricerca archeologica che quello concettuale, per capire cosa poteva essere accaduto in quel luogo dodicimila anni prima. Una comprensione facilitata dal racconto della vita quotidiana del campo, il lavoro collaborativo dell’equipe, la sintonia, la comune partecipazione alla scoperta di documenti e alla costruzione delle interpretazioni.
Lorenzo Nigro insegna archeologia e Storia dell’arte del Vicino oriente antico all’Università Sapienza di Roma dal 2000. Dal 2005 dirige la missione archeologica della Sapienza in Palestina e Giordania. Ha scritto numerosi saggi, monografie, rapporti di scavo e più di 200 articoli scientifici su riviste internazionali ed è considerato uno degli archeologi più esperti del Levante e del Mediterraneo preclassici. Gerico. La rivoluzione della preistoria è il suo primo libro di divulgazione dell’archeologia.
Il libro. Nei pressi di una rigogliosa sorgente a 260 metri sotto il livello del mare, la prima comunità di agricoltori e pastori della storia, circa 12mila anni fa, compie una vera rivoluzione. La mano, l’occhio e il cuore dell’archeologo ce ne svelano l’immensa portata storica.
La domesticazione di piante e animali, la prima casa e la più antica città, la ruota, il mattone, la tecnologia del fuoco, ma anche le idee, la società e i valori e la più profonda concezione della vita e della morte del Neolitico sono narrate e spiegate (con 105 illustrazioni) con scientifica leggerezza all’interno di un libro avvincente che mescola sapientemente realtà e fiction, scienza ed emozioni. Un racconto appassionato che ci fa vivere con gli archeologi, pone domande
attuali e restituisce speranza.
Gerico. La rivoluzione della preistoria (Edizioni Il Vomere, 192 pagg, 15€)
Ecco un po’ di foto della serata.