Questo era il mantra di Silvia Dell’Orso, storica dell’arte, giornalista e saggista.
“Una persona di rara serietà e dedizione, sempre attenta al destino del patrimonio culturale in Italia” secondo Salvatore Settis, direttore della normale di Pisa e presidente onorario dell’Associazione.
“Una giornalista che lavorava con grande rigore e fedeltà alle notizie” per Giulia Maria Crespi, presidente onorario del Fai.
“Una bionda scatenata che correva per la città in motorino alla perenne ricerca di qualcosa di bello da raccontare” come la descriveva Indro Montanelli con il quale aveva lavorato a la Voce.
Silvia Dell’Orso, nel ricordo di chi l’aveva conosciuta, emerge così, con la sua forte passione per l’arte e i beni culturali, con la sua capacità critica di fotografare, in articoli e libri, i tanti problemi del nostro patrimonio e le politiche dei beni culturali in Italia.
Con grande passione e competenza e autonomia di pensiero Silvia Dell’Orso ha saputo raccontare le vicende di un mondo che amava con estremo rigore professionale, attraverso un modello divulgativo di grande chiarezza applicato in tutta la sua attività editoriale.
La sua scomparsa, ad appena 53 anni, ha interrotto una traccia importante nella divulgazione di temi complessi che, per come sono generalmente raccontati, non riescono ad appassionare i proprietari del patrimonio culturale più importante al mondo.
Ecco chi era e cosa ha fatto l’ispiratrice della nostra Associazione.
Silvia Dell’Orso ha vissuto e lavorato a Milano dove era nata il 26 agosto 1956. Dopo la laurea in lettere con indirizzo artistico e il diploma di perfezionamento in storia dell’arte con il professor Pierluigi De Vecchi, e un breve periodo di insegnamento nelle scuole superiori, si è impegnata, come giornalista e saggista, nella divulgazione di tematiche legate alle arti visive e ai beni culturali e ambientali.
È stata redattrice per le pagine culturali de la Voce di Montanelli, corrispondente da Milano per Il Giornale dell’Arte e titolare di rubriche sull’arte per mensili (Antiquariato) e settimanali (D la Repubblica delle Donne, TuttoMilano di La Repubblica, Arcipelago Milano). Ha collaborato, sempre su temi legati ai beni culturali, con importanti giornali italiani tra i quali , la Repubblica, L’Espresso, Il Sole 24 ore (inserto domenicale) Gente, attività che le hanno consentito di entrare in relazione con una grande varietà di operatori istituzionali e privati nel settore dei beni culturali e ambientali.
Dal 1996 è stata consulente per la comunicazione e i rapporti istituzionali del Fai–Fondo per l’Ambiente Italiano per il quale, oltre a dirigere Il notiziario del Fai e a realizzarne il Rapporto annuale ha curato, in occasione del venticinquennale (nel 2000), la pubblicazione di Pagine scelte da Raffaello ad Antonio Cederna. 500 anni di scritti sulla tutela del patrimonio. Nel 2004 ha contributo all’ideazione e realizzazione del convegno nazionale Conservazione e Partecipazione e relativi atti (pubblicati da Feltrinelli).
Come membro della Commissione sponsorizzazioni culturali del Gruppo giovani dell’Assolombarda, ha collaborato alla realizzazione del libro Dalla sponsorizzazione all’investimento nella cultura, edito nel 1998 dalla Regione Lombardia Direzione generale Cultura e dal Gruppo giovani imprenditori Assolombarda.
Nel 2006 si è candidata come consigliere comunale alle elezioni amministrative del comune di Milano nella lista Ferrante e negli anni successivi è stata promotrice con altri della nascita dell’Ecomuseo urbano di Milano.
Dal 1980 al 1989 ha svolto consulenze professionali per la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, per la Soprintendenza ai Beni Ambientali e architettonici di Milano, per la Triennale di Milano e il Museo Civico di Sondrio
Tra le sue pubblicazioni, i contributi per la Nuova Enciclopedia dell’Arte (Garzanti,1986), per il manuale di storia dell’arte per le medie superiori Arte nel tempo (Bompiani,1991), per La grande pittura (Bompiani,1991) e la sezione beni culturali del manuale di storia dell’arte L’arte tra noi (Electa-Bruno Mondadori,2006).
Ha pubblicato due libri con Laterza: Altro che musei. La questione dei beni culturali (2002) e Quale eccellenza? Intervista sulla Normale di Pisa, libro-intervista con Salvatore Settis (2004). L’ultimo suo libro Musei e territorio – Una scommessa italiana è stato pubblicato da Electa nel 2009.
Silvia Dell’Orso è scomparsa a Milano il 10 dicembre 2009. Tra i suoi scritti inediti è stato trovato un detto cinese che amava spesso ricordare: “Meglio una cosa vista che cento raccontate”. Lei ha raccontato solo ciò che aveva visto e che conosceva bene. E a questa indicazione si è sempre attenuta con rigore, onestà e passione in tutta la sua vita professionale.
Il 2 novembre 2015 il nome di Silvia Dell’Orso è stato iscritto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano tra i milanesi illustri che si sono distinti per lo sviluppo culturale e sociale della loro città
Leggi anche il ricordo di Silvia scritto da Silvia Mascheroni, storica dell’arte e Vicepresidente dell’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso
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