Quattro appuntamenti a ingresso libero dal 5 al 26 marzo 2017 (alle 16.30 in quattro domeniche successive nell’Auditorium del Mudec, via Tortona 56, Milano) con 20 film e documentari di divulgazione dei beni culturali. Il tema di Visioni d’Arte 2017 è Arte e politica. Le arti visive e i loro protagonisti si confrontano con l’impegno sociale in una relazione non sempre facile e spesso conflittuale.
Visioni d’Arte, che è realizzato in collaborazione con il Mudec, il contributo di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano, Municipio 6, si sviluppa sul percorso critico individuato dal curatore scientifico della rassegna Paola Scremin.(scarica qui il programma).
Domenica 5 marzo Visioni d’Arte si inaugura con Muri. Oggi il muro non è solo una costruzione, ma un’immagine emblematica del vissuto quotidiano: il muro separa. Eppure sin dall’antichità esso è stato il luogo più adatto ad accogliere proclami e a unire popoli. Dalla preistoria ai grandi affreschi – anche moderni – sino ai graffitisti, il muro, prima ancora del manifesto, ha veicolato allegorie, credenze e proteste sociali.
Con La resistenza è l’ideale, in programma domenica 12 marzo, si presentano icone della storia dell’arte e dell’immaginario collettivo, artisti e uomini che hanno fatto della loro vita un’opera d’arte a favore di un ideale. La prima barricata francese di Delacroix, il tragico epilogo di Majakovskij cantore della rivoluzione russa, gli anni della resistenza italiana di Levi e Guttuso, sino alla satira che da sempre irride al potere del più forte.
Domenica 19 marzo in scena La mia arma è un pennello ovvero la giornata dedicata alla guerra. In nome di uguaglianza, democrazia e bellezza, l’artista del Novecento ha ripudiato la belligeranza con tutte le sue armi, dal pennello, al cinema sino alla performance. Il primo e secondo conflitto mondiale, la guerra fredda, il massacro in Vietnam, hanno mosso schiere di artisti, intellettuali e pensatori che con le loro opere hanno detto no alla negazione della politica.
Visioni d’Arte chiude domenica 26 marzo con Architettiamo un mondo migliore. Urbanisti e architetti, sin dalla metà del XIX secolo, hanno pianificato sistemi per emancipare o controllare e reprimere il vissuto quotidiano della gente. Un excursus dal falansterio dei socialisti utopisti francesi ai moderni villaggi di imprenditori italiani, sino alle considerazioni mai così attuali di Pasolini sulla distruzione del paesaggio in nome del facile profitto.
Scarica qui il programma della rassegna Visioni d’Arte 2017.